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Riparare con l’oro

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Kintsugi o kintsukuroi - letteralmente “riparare con l’oro”- è il nome di un’antica tecnica giapponese impiegata per la riparazione di oggetti in ceramica che si sono rotti. Questa tecnica consiste nel saldare insieme i frammenti dell’oggetto utilizzando una mistura di lacca e oro in polvere o, più raramente, di lacca e argento. Lo scopo delle riparazioni eseguite con questa tecnica non è quello di nascondere il danno, ma di enfatizzarlo, incorporandolo nell’estetica dell’oggetto riparato che in tal modo diventa, dal punto di vista artistico, “migliore del nuovo”. Rispetto all’oggetto nuovo, infatti, l'oggetto riparato è più prezioso, sia per la presenza dell’oro o dell’argento, sia per il suo essere unico.   Per gli occidentali, nella vita quotidiana, il più delle volte una rottura ha un’accezione negativa, di vergogna e dolore, di senso di colpa e fallimento.  Al contrario, per  i giapponesi, ogni storia, anche la più travagliata e dolorosa, è origine di bellezza e ogni cica

Pedone Maledetto

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Hai presente quando sei in macchina e hai fretta perché, tanto per cambiare, sei in ritardo? È scientificamente provato che sulla tua strada incontrerai delle strisce pedonali e un fastidioso pedone che si appresta a calpestarle per attraversare. Tu sei infastidito da quella presenza, ma concedi al pedone il lusso di passare e con la mano fai quel gesto che sottolinea la grande concessione che gli stai facendo. Hai presente quando quel pedone rallenta il suo passo sulle strisce, ti guarda sdegnato in maniera strafottente e decisamente ingrata di fronte alla tua gentile concessione di farlo attraversare?  Ecco, quel pedone sono sempre io.

Diari di Guerra

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(foto da  centroabruzzonews.blogspot.com   ) Venerdì 30 Maggio 1944, Mezzogiorno C’era un sole alto, l’aria era calda e quello era il mio secondo giorno al Ristorante Italia. Dovevo ancora realizzare il fatto di essere riuscita a trovare lavoro come cameriera proprio lì, in quel locale così prestigioso al centro della città, in piena Piazza Venti Settembre. Nicola il titolare, riuscendo a malapena a nascondere il suo orgoglio macchiato di ansia da prestazione, mi aveva  detto che quel giorno a pranzo avremmo avuto degli ospiti speciali: il generale tedesco Albert Kesselring con alcuni dei suoi più stretti collaboratori. Proprio per via della loro presenza, il locale sarebbe rimasto chiuso al pubblico così da poter assicurare al generale e ai suoi il Rispetto e la Riservatezza che si confacevano ad uno degli amici più fedeli di Hadolf Hitler. Così mi aveva detto il Signor Nicola e io, che i motivi di quella guerra proprio non li avevo capiti, non riuscivo a comprendere neanche