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Visualizzazione dei post da giugno, 2015

Conservare.

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Gerarchia, meritocrazia e gavetta sono concetti che ho imparato fin da piccola grazie ai pomodori.   Agosto era il  mese delle conserve da aggiungere a quelle dell’anno prima che sarebbero in ogni caso bastate per altri dieci anni.  Sveglia all’alba e donne all’opera. Ricordo che la notte prima si andava tutte a dormire con una sana ansia da prestazione.  La prima ad alzarsi era sempre e comunque nonna, nonostante i tentativi di dissuasione da parte di figlie e vicine di casa perché “non ci corre dietro nessuno!”. Nonna  Rosa predisponeva l’ambiente di lavoro nel migliore dei modi con tutto il necessario perché i pomodori rossi e lunghi passassero attraverso le varie fasi di lavorazione: prima l’accurato lavaggio, poi l’asciugatura, seguita dall’eliminazione della buccia, poi dallo spaccamento a metà dei pomodori e l’inserimento degli stessi in barattoli trasparenti nei quali venivano infilate delle profumate foglie di basilico che lei aveva accuratamente lavato e asciugato la ser

Cinderella Reloaded

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" Dopo qualche giorno bussò alla loro porta il paggio che portava su un cuscino la scarpetta perduta. Per ordine del re tutte le fanciulle del regno dovevano provarla, ma solo chi fosse riuscita ad infilarla avrebbe sposato il principe. Cenerentola prese al volo la scarpetta dal cuscino del paggio, la avvicinò alla pentola piena di bollente sugo messa sul fuoco e fece fare al pezzo di morbido pane un tuffo carpiato nel pomodoro. Tenendo sempre la scarpetta tra le dita, la tirò su portandola verso la bocca e la mangiò in un solo boccone.  E vissero tutti felici e contenti perché satolli " [Da "Cenerentola pane al pane" ]