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Visualizzazione dei post da giugno, 2014

Mantengo l'eleganza anche nella confusione della pioggia

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[Questo post è frutto di un esercizio con il Gruppo di Scrittura che sto frequentando. Ho pescato tre parole (eleganza-confusione-pioggia) e ho scritto una storia che abbracciasse i 3 termini] Fabrizio De André l'ha scritto in una canzone che ci sono quelli che aspettano la pioggia per non piangere da soli. Oggi piove e io sono uno di loro. Non appena ho visto le nuvole riunirsi scure nel cielo, sono schizzato fuori dal mio ufficio e ho tirato un sospiro di sollievo perché sapevo che da lì a poco mi sarei lasciato andare ad un pianto liberatorio. Proprio per questo l'autunno è la mia stagione preferita, ma anche quel pazzo di marzo mi regala non poche soddisfazioni. Sono sotto la poggia e piango come un bambino, mi sbarazzo della tristezza per lasciare spazio alle nuove inquietudini che scalpitano per venire a farmi compagnia. L'acqua mi bagna i vestiti e i pensieri, ho gli occhiali appannati e i miei piedi nuotano nelle scarpe. E' piuttosto frustrante fingere g